La collezione di Sigilli
La Collezione di Sigilli
Fra le collezioni esposte a Palazzo Asmundo, meritevole di attenzione è anche la collezione di sigilli in numero di oltre cento pezzi. L’utilizzo di sigilli risale fino alla prima era della storia dell’umanità, nati come simbolo di proprietà e di identità, fino ad arrivare all’affermazione del potere di “comandare”, di “attestare”, di “sanzionare”.
Si conoscono sigilli sin dalle più antiche società, come quelle mesopotamiche ed egiziane. In epoca romana assursero a ruolo giuridico e diplomatico, sino ad avere la loro massima espressione in epoca medievale, epoca in cui ne divenne abituale l’uso per firmare ed autenticare i documenti pubblici.
Medioevo quindi era di massimo utilizzo,segnato dalla naturale evoluzione della società, con l’evoluzione del gusto si arriva a una migliore qualità, non solo come simbolo di comando e di identità, ma anche oggetto che rispecchia la storia e la vita civile della sua epoca. Ogni sigillo riflette l’identità personale di chi lo usa, di un rango specifico; talvolta come simbolo di un sovrano, di un papa, di un giudice, di un prete o di un alto dignitario, di una semplice famiglia, di una amministrazione pubblica o privata.
Il sigillo infatti viene usato per autenticare un atto o una lettera, spesso soprattutto in epoca medievale vi è rappresentato un’arma, l’effigie dello stemma di una famiglia, sigillo di tipo araldico, o di una amministrazione. Di solito in acciaio, o in bronzo ma anche in metalli preziosi quali oro e argento, o in pietre dure. La matrice in ferro e acciaio dal XVII° al XIX° secolo veniva di solito realizzata da un modello in cera positivo, poi da tale calco veniva ricavato una fusione in negativo per poi essere ripulito da eventuali tracce di imperfezione mediante l’utilizzo di punzoni. Quelli di più alta rarità e qualità venivano incisi direttamente sulla matrice, da artigiani che avevano una eccezionale capacità, tali modelli sono considerati delle vere e proprie opere d’arte.
Il sigillo araldico ha origini antichissime, ma è soprattutto in epoca medievale che ha la sua migliore utilizzazione sino all’epoca moderna, ciò a segnalare la differenza di casta o di rango, le migliori realizzazioni sono infatti dal XVIII° al XX° secolo. Il significato simbolico del Blasone consentirà infatti di riutilizzare e di meglio esprimere ed identificare rapidamente dalla figura, dalla disposizione, una famiglia ed il rango da questa raggiunto.
A partire dal XVII° secolo i sigilli, da semplici matrici in ferro e acciaio si trasformano in matrici in bronzo o ferro con impugnatura in legno, per poi arrivare ad utilizzare elementi di abbellimento, di bakelite, galalithe e altre resine sintetiche, in grado di dare all'oggetto un aspetto brillante e duro quasi monumentale, realizzate con le forme e le rappresentazioni più vere e fantasiose, con pietre dure, cristallo, vetro, osso, avorio, porcellana, oro ed argento oltre le più varie sino al XX° secolo con l’intento di soddisfare sopra di tutto un piacere estetico. Il sigillo viene infatti usato anche per mettere in evidenza delle situazioni, non solo come segno di riconoscimento, non solo a testimonianza del proprio patrimonio simbolico ma semplicemente come un oggetto elegante che al di la della sua funzione di sigillo, diventa essenzialmente un oggetto segno di qualità estetica. Tale uso arriva fino al XX° secolo era in cui si afferma l’uso di sigilli a tampone ed inchiostro, uso che decreterà pressoché la fine dell’uso del sigillo classico a cera lacca.
Il sigillo pertanto può essere oggi considerato un oggetto di arte, che merita di essere studiato e valorizzato. Riteneniamo che utile possa essere a tal fine anche questa piccola collezione, che vanta anche pezzi di particolare rarità ed importanza.
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